L’elevator Pitch, nato in America, viene chiamato così perchè è un breve discorso che dovrebbe durare più o meno il tempo che si impiega in ascensore per raggiungere il piano desiderato.
E’ un “mini discorso” creato da imprenditori per presentare il proprio progetto ad investitori o a grandi aziende: si tratta dunque di una breve presentazione che solitamente non dura più di un minuto. Il suo utilizzo poi è parzialmente mutato, tanto che vengono definiti “elevator pitch” anche le presentazioni brevi in delle sale che prevedono anche la visualizzazione di slide/presentazioni (generalmente però, queste slide non devono essere più di dieci).
Cosa deve contenere un elevator pitch e come deve essere articolato?
Quando è realizzato in formato testuale, l’elevator pitch deve presentare il progetto o l’idea dell’azienda, sfruttando alcuni punti chiave:
– Trovare ed esporre qual è il problema che ci si propone di risolvere;
– Spiegare qual è la soluzione offerta al problema che abbiamo individuato;
– Trovare ed elencare in breve i competitor, sia che questi siano competitor diretti (altri progetti simili al nostro), sia che siano indiretti (ad esempio la difficoltà di accedere ad internet per una start up del web);
– Quali sono i partecipanti ed i creatori della start up: quali sono le loro conoscenze e le loro competenze, se possibile, su presentazione, mostrare anche una “foto profilo”;
– Qual è la strategia che si vuole mettere in pratica per entrare sul mercato;
– Se stiamo realizzando una presentazione / slide: mostrare una beta del prodotto ed organizzare bene una slide con il business plan, il pricing e le attività di marketing che vogliamo mettere in campo;
– Individuare quale importo serve alla start up per crescere e cosa si farà con quest’importo (il 90% delle volte, le start up hanno bisogno di finanziamenti per ampliare i collaboratori e per attuare una massiccia campagna di marketing);
A cosa serve un elevator pitch?
Con l’elevator pitch, fondamentalmente, bisogna vendere una idea agli investitori con un breve discorso che cattura sin dai primi secondi l’attenzione dell’interlocutore. Per questo bisogna:
– Essere sintetici;
– Utilizzare termini semplici;
– Modificare il pitch: non utilizzare per anni lo stesso elevator pitch, le aziende crescono e mutano nel tempo, e l’elevator pitch deve mutare insieme alla nostra azienda;
– Evitare storie raccontate a memoria, non emozionano e non funzionano.
Scopri su YouTube la Playlist che ho creato con alcuni dei più importanti elevator Pitch di grandi aziende, qui di seguito il video con la playlist:
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Buon lavoro e buon elevator pitch,
Valerio