Capita sempre più spesso, nel mondo dell’affiliazione online, di assistere alla negazione ed al rifiuto delle leads che un affiliato ha generato per una determinata campagna pubblicitaria.
In gergo, c’è chi lo chiama shaving dei leads, facendo riferimento alla “rasatura” dell’uomo ed applicandola al mondo delle affiliazioni online. Con quest’articolo spiegherò cosa significa “fare shaving dei leads generati”.
Oggi, il mondo delle affiliazioni è quanto mai variegato ed articolato: un publisher, ovvero un proprietario di un sito internet, di un blog o di un network o portale ha a disposizione un ampia varietà di network con i quali poter collaborare per promuovere delle campagne e guadagnare dalla generazione di leads, ovvero di contatti validi per il cliente.
Succede sempre più frequentemente però, che gli affiliati cominciano ad acquisire padronanza del sistema e scelgono i sistemi più affidabili, destinando però una parte del loro traffico al testing di nuovi network, che magari offrono le stesse campagne pubblicitarie, con dei payout, ovvero con delle commissioni, che sono più alte rispetto al network con cui collaboravano.
Un esempio pratico, probabilmente, chiarirà meglio questo concetto. Supponiamo che facciamo una campagna pubblicitaria dove paghiamo tutte le persone che promuovono la nostra campagna per l’iscrizione alla newsletter. La nostra campagna si chiama “Il rasoio del web”.
Io proprietario del “rasoio del web” decido dunque di dare la campagna a Tizio, Caio e Sempronio, pagandoli tutti e tre la stessa cifra: 3 euro per ogni iscritto che mi arriva.
Tizio, Caio e Sempronio sono tre network di affiliazione, ed offrono la campagna ai loro affiliati rispettivamente per 2 euro, 2,50 euro e 2,70 euro. Chiaramente, quello che guadagna meno è chi offre 2,70 euro, che probabilmente sta dando la commissione più alta agli affiliati.
A questo punto andiamo a Qui, Quo e Qua, che sono tre affiliati interessati alla campagna “Il rasoio del web”.
- Qui la promuove con Tizio
- Quo la promuove con Caio
- Qua la promuove con Sempronio
Supponendo che i siti di Qui, Quo e Qua sono identici ed hanno lo stesso traffico e gli stessi utenti, a fine mese portano rispettivamente 100 leads ciascuno registrate sul loro pannello affiliati. Di conseguenza, teoricamente:
- Qui guadagna 200 euro
- Quo guadagna 250 euro
- Qua guadagna 270 euro
A questo punto entra in gioco lo shaving dei leads: il Merchant comunica al network di affiliazione quali sono i leads validi e quali quelli non validi (teoricamente dando delle motivazioni per l’invalidità, come ad esempio indirizzo email fake, contatto errato, …). Supponiamo che il merchant dunque dice che c’è un 20% di leads non valide, tutti dovrebbero avere l’80% dei leads validi.
Alcuni network di affiliazione “furbetti” a questo punto falsano il risultato, aumentando i leads non validi, supponiamo così che:
- Tizio dice che il 20% delle leads non è valido (e quindi è coerente con quanto comunicato dal merchant)
- Caio dice che il 25% delle leads non è valido (ha aggiunto un 5% di leads non valide e quindi queste entrate arriveranno a lui)
- Sempronio dice che il 55% delle leads non è valido (guadagnando un bel 35%)
Alla fine dei conti dunque:
- Qui guadagna 160 euro
- Quo guadagna 187.50 euro
- Qua guadagna 175.50 euro
Praticamente l’affiliazione che rende meglio è quella di Caio, e questo perchè, sui grandi numeri, è quella che offre di più anche se poi il tasso di leads annullate non è reale e viene effettuato un leggero “shaving” dei leads.
Spero di aver chiarito come funziona lo shaving, se vuoi raccontare la tua esperienza o lasciare un commento sei il benvenuto nei commenti di Monetizzando.com.
Buon lavoro e buon guadagno online,
Valerio
1 commento
E come si fa a sapere chi fa il furbetto?
Questo comportamento è legale: non viola alcuna condizione del contratto di affiliazione?