È possibile anticipare le novità di Google in termini di SERP? Cosa ci attende nel 2018? Difficile dirlo, proprio in questi giorni sono state rilasciate alcune big news relative a prossimi aggiornamenti, ma un buon punto di partenza, per cominciare bene il 2018, è analizzare quanto è stato fatto e quali “potrebbero essere” i fattori di ranking, in base ad una analisi delle SERP attuali.
A fare una interessantissima analisi, che ha contemplato l’analisi di mezzo milione di pagine web per le keyword a più alta competizione è stato il team di SEOZoom, che ha cercato di individuare una serie di schemi (o pattern) che effettivamente sono stati utilizzati dai siti che riescono a posizionarsi ai primi posti dei motori di ricerca.
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Con questo studio infatti sono stati analizzati i primi 10 risultati per diverse parole chiave e questa lista è stata suddivisa in “Top 3” e “Last 7“, cercando di identificare in questo modo i fattori comuni ai siti che si sono posizionati meglio:
- Meta Title
- Meta Description
- Peso della pagina (del documento Html)
- Tag H1
- Tag H2
- Tag H3
- Keyword Exact Match in H1
- Keyword presente nel testo del tag H1
- Keyword Exact Match nel Tag em
- Keyword presente nel testo del Tag em
- Keyword Exact Match nel Tag b
- Keyword presente nel testo del Tag b
- Tag ul
- Tag li
- Lunghezza del testo
- Paragrafi
- Utilizzo delle Keyword nel testo
- Link interni
- Link esterni
- Link con anchor exact match sulla keyword
- Link con anchor text contenente la keyword
- Attributo alt exact match sulla keyword
- Attributo alt contenente la keyword
- HTTP vs HTTPS
Tutti questi fattori sono stati presi in considerazione e puoi leggerli cliccando su https://www.seozoom.it/fattori-ranking-2017/.
È interessante notare, fra questi fattori, come il51% delle pagine in top 10 utilizzano il protocollo Https e di queste il 54% delle pagine in Top 3 è in https: se da un lato dunque si è visto durante il 2017 una migrazione di massa verso https (considerato un fattore di ranking) secondo una serie di test ed esperimenti sembrerebbe non ci siano notevoli miglioramenti di ranking o di traffico migrando il sito https, nonostante sia corretto assecondare le tendenze e le richieste fatte da Google.
L’Internal Linking è di fondamentale importanza per aumentare la permanenza sul sito e creare al tempo stesso dei contenuti di approfondimento che arricchiscono il contenuto principale: molti dei siti in top 10 hanno infatti una linking interna che ha come obiettivo quello di approfondire l’argomento trattato e fornire informazioni complete e dettagliate: per farla bene è importante tenere in considerazione anche le anchor text utilizzate.
Infine, per riassumere, è importante ricordare che i contenuti che si posizionano meglio su Google, ultimamente, hanno più di 1000 parole, e quindi sono contenuti più completi e strutturati, con una buon divisione dei paragrafi e l’obiettivo di individuare il search intent dell’utente per soddisfarlo al meglio.
Bonus: Sono riuscito ad ottenere dagli amici di SEOZoom un coupon per provare la suite per 15 giorni, se vuoi approfittarne clicca sul bottone qui di seguito:
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