Oggi voglio raccontarti la mia opinione di Unposted, il documentario che racconta di Chiara Ferragni, in quest’articolo – Recensione di Unposted. Chiara Ferragni, la prima fashion influencer al mondo, ci mostra come la rivoluzione digitale abbia cambiato il mondo degli affari, la comunicazione e la cultura, attraverso un ritratto che la vede protagonista come donna e come imprenditrice digitale.
Ha tanto fatto parlare di sé già durante le prime proiezioni, e sfortunatamente non ero riuscito a vedere Chiara Ferragni Unposted.
Avevo però letto le prime voci e le prime opinioni di chi aveva visto il docufilm , oggi disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video, e così ho deciso di guardare il documentario e raccontarti la mia opinione su Unposted.
Recensione Chiara Ferragni Unposted
Si tratta sicuramente di un documentario da guardare: Unposted racconta chi è Chiara Ferragni, ma allo stesso tempo racconta un’epoca che ancora molte persone stentano a capire.
Racconta il mondo dei social media, racconta di come ognuno di noi oggi sia di fatto un media grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, racconta di come sia possibile creare un impero grazie ad internet, ma racconta anche i dubbi, le paure e le preoccupazioni di chi sta esplorando un mondo che è in continua evoluzione.
Se hai una passione, se ami qualcosa, ci riesci, ce la fai, dipende da te. Anche Chiara forse a modo suo ha sognato tutto questo, ma poi c’è la determinazione, e rendere concreto il sogno – Alberta Ferretti
Il ruolo dell’influencer è stato quello di accorciare le distanze fra il mondo della moda e la gente reale: le influencer hanno rotto questo schema di distanza fra la vita reale e la realtà della moda.
Gli influencer sono delle pagine pubblicitarie viventi.
Nessun prodotto trovato.
Non basta essere una blogger per conquistarsi una prima fila, Chiara ha saputo conquistarsi un primato con la sua grande visione, lei è stata pioniera in un momento in cui non tutti capivano costa stava succedendo e la trasformazione in atto. Chiara è una donna che lavora e che ha mantenuto anche una naturalezza unica. – Silvia Venturini, Direttore Creativo di Fendi
Chiara riesce attraverso una foto, una story o poche parole, a catturare l’interesse di milioni di persone, di fatto Chiara ha contribuito a ridefinire i confini del mondo della moda e del fashion business.
Oggi il web è pieno di contenuti che spiegano “come diventare fashion blogger” o “come diventare un influencer”, “come crescere su instagram“, la verità è che, per diventare un influencer, bisogna prima di tutto saper comunicare, comunicare in maniera efficace, raccontarsi, raccontare la propria storia (e non è un caso, che, all’interno del documentario, si parla di storytelling e di come Chiara Ferragni sia riuscita a creare un nuovo modello di storytelling, uno storytelling unico, il suo).
Chiara è autentica e manda un messaggio chiaro: se vuoi, puoi farlo anche tu.
Ed è così che nel documentario si parla degli inizi di Chiara, dei primi test su varie piattaforme come Flickr, della nascita del blog e del nome The Blonde Salad, dell’evoluzione del blog, di social, della creazione dell’eCommerce, della TBS Crew (The Blonde Salad Crew) e di come il suo caso sia diventato uno dei case study di Harvard.
Amministratrice delegata delle sue due società, Serendipity SRL e Tbs Crew SRL, Chiara è una donna decisa, naturale.
Wikipedia la definisce imprenditrice, blogger, designer ed influencer.
Le critiche che vengono mosse a Chiara Ferragni sono quelle di condividere le foto di suo figlio, esporsi troppo sui social, raccontare anche l’intimità o magari quella frase detta a Fedez durante l’organizzazione del matrimonio…
Diciamoci la verità: in un mondo che non sa come utilizzare i social network e che spesso è pronto ad esprimere la propria opinione anche quando non ha ben chiaro ciò di cui si parla o il senso di un messaggio, Chiara sa esattamente quello che fa, sceglie cosa condividere e cosa non condividere (lo dice bene durante il documentario, spiegando che “siamo sempre online, ma scegliamo noi cosa condividere e cosa non condividere) e penso che sindacare sulle scelte o sul modo di gestire la propria immagine sia sbagliato e approssimativo…
Spesso infatti chi critica non conosce realmente la persona e sceglie di “avere il suo attimo di notorietà” pubblicano un commento al vetriolo o magari sentenziando qualcosa senza conoscere background, storie, pensieri e idee.
Se poi si guardano i numeri di Chiara Ferragni è facile capire che parliamo di una donna – imprenditrice che sa esattamente ciò che fa, padroneggia lo strumento e influenza le persone vivendo quotidianamente la pressione di quasi 18 milioni di persone che possono in qualsiasi momento esprimersi, giudicare, amare o criticare.
Quanti di noi sarebbero capaci di gestire questa pressione e farlo in maniera professionale?
Storia Chiara Ferragni
Da sempre amante della condivisione, Chiara sin dai 16/17 anni comincia a condividere online le sue foto, e da Flickr sono arrivati i primi hater: Chiara utilizzava Flickr, sito di fotografia, come un blog, con contenuti considerati “non standard” per gli utenti di Flickr.
Chiara scopre i Fashion Blog nell’estate del 2009, trova una fashion blogger americana che pubblicava sul proprio blog i suoi contenuti: nasce così l’idea di creare un blog, essendo molto bionda, e conoscendo gli stereotipi sulle bionde, decide di giocare proprio con questo stereotipo… nasce così The blonde salad.
Con il tempo Chiara ha creato un team intorno alla sua figura, la TBS Crew: già a 22/23 anni aveva un team di persone che lavorava intorno a lei. The Blonde Salad nasce nel 2009, quando c’era ancora tanto scetticismo intorno al mondo dei blog (a proposito di blog puoi leggere Come Creare un blog con WordPress o il libro “Da 0 a 30.000 € Con un Blog in 10 Mesi“).
- Novelli, Valerio (Autore)
Quando arrivano le prime proposte di lavoro e di sponsorizzazione Chiara non sa da dove cominciare: a supportarla, all’inizio, il business partner Riccardo, ma, come spiega Chiara nessuno ha mai creato me se non me stessa...
La consacrazione di Chiara arriva nel 2010 con i primi inviti alle sfilate e successivamente la consacrazione su stampa e tv dedicati ai fashion blogger a livello internazionale.
Inizialmente Chiara non si sente accettata: arrivano le prime critiche e le persone non riescono a comprendere ciò che stava facendo.
All’inizio non è stato facile per lei avere accesso al mondo più alto della moda: l’industria del lusso e della moda sono state fra le ultime a convertirsi al mondo del digitale.
Il mio è un lavoro sicuramente nuovo che mi sono creata piano, step by step, la gente mi dice ancora oggi tu cosa fai come lavoro? ed è ancora tanto difficile spiegare cosa faccio, specialmente a chi non usa molto i social, quello che dico io di solito è che sono una imprenditrice digitale nata come blogger nel 2009. Sono amministratrice della mia azienda che è TBS Crew, il mio blog che prima era un mio diario ora è un sito a tutti gli effetti con una parte redazionale ed una parte diventata eCommerce.
Con TBS Crew rappresentiamo talenti nativi digitali il cui talent principale sono io come ambasciatrice di marchi di moda, beauty e lifestyle ma anche come consulente di strategie di marketing digitale ed influencer che integra prodotti ed esperienze sui social.
Chiara spiega l’importanza di essere selettivi nelle collaborazioni, di come sia importante scegliere le aziende con cui collaborare per preservare la propria integrità e la fiducia con i follower.
Streaming Unposted Chiara Ferragni Documentario
Se ti stai chiedendo come guardare in streaming Unposted di Chiara Ferragni la risposta è Amazon Prime Video, se non sei già abbonato a Prime Video ti basterà cliccare sui bottoni presenti su quest’articolo quindi iscriverti alla prova gratuita (deciderai dopo 30 giorni di prova gratuita se cominciare a pagare l’abbonamento a Prime Video oppure no):
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Ultimo aggiornamento 2024-11-22 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API