I certificati di deposito sono uno degli strumenti disponibili per investire il denaro: si tratta di una forma di deposito vincolato che offre al titolare il diritto al rimborso del capitale a scadenza più un interesse, ma qual è il rendimento dei certificati di deposito?
Come funzionano esattamente? Mettiti comodo, perché in quest’articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere sui certificati di deposito.
Certificati di Deposito
Con il termine Certificati di Deposito (abbreviato CD) si indica uno strumento finanziario, o meglio un prodotto bancario, che permette ai clienti della banca di investire in titoli vincolati emessi dalla banca a fronte di un deposito vincolato che darà al cliente il diritto di ottenere alla scadenza il rimborso di quanto investito più un interesse.
La durata media di un certificato di deposito varia fra i due ed i cinque anni ed il rendimento può essere a sua volta fisso o variabile.
Gli interessi corrisposti sui certificati di deposito possono essere corrisposti:
- Periodicamente con delle cedole (certificati con cedola, permettono di ricevere gli interessi solitamente ogni 3 o 6 mesi)
- In un’unica soluzione a scadenza (certificati senza cedola o certificati di deposito zero coupon)
Fra queste due tipologie di Certificati è importante sapere che:
- i Certificati di Deposito zero coupon solitamente rendono di più perché anche gli interessi producono interessi,
- i Certificati di Deposito con cedola garantiscono un flusso di cassa costante grazie appunto alle cedole che vengono pagate periodicamente.
Cosa sono i certificati di deposito?
I certificati di deposito sono dunque dei titoli trasferibili rappresentativi di depositi a scadenza vincolata e possono essere emessi al portatore oppure nominativi.
La differenza sta nel fatto che:
- i certificati di deposito emessi al portatore sono dei veri e propri titoli di credito,
- i certificati di deposito nominativi sono documenti che permettono di identificare il soggetto al quale verrà restituito il capitale versato.
Esistono inoltre due particolari tipologie di certificati di deposito:
- Certificati di deposito indicizzati: hanno un tasso di rendimento collegato all’andamento di un determinato indice economico o finanziario.
- Certificati di deposito Corridor: il termine corridoio indica proprio due barriere, o meglio dei parametri di riferimento, la remunerazione in questo caso è prevista se il parametro di riferimento prescelto si muove all’interno di un determinato range di rendimento
Senza però entrare in prodotti di investimento particolari o complicati, cerchiamo di capirne di più su questi certificati di deposito.
Caratteristiche Certificati di Deposito
Si tratta di uno strumento finanziario versatile (solitamente si può scegliere fra differenti scadenze temporali di vincolo) e protetto (il capitale non perde valore ed l’investitore ha il diritto di ricevere la somma inizialmente vincolata).
I Certificati di Deposito inoltre godono della garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nei limiti di 100.000 € (attualmente) per ciascun depositante e sono svincolabili prima della scadenza.
Attenzione ai Certificati di Deposito svincolabili prima della scadenza!
Le condizioni variano da banca a banca e solitamente vengono trattenuti gli importi degli interessi corrisposti fino al momento dello svincolo).
I Certificati di Deposito si dividono in 5 categorie in base al tasso, che può essere:
- fisso: il capitale viene remunerato ad un tasso fisso predeterminato e costante
- tasso fisso con premio finale: anche in questo caso il capitale viene remunerato ad un tasso fisso predeterminato ma questa volta con una cedola premio predeterminata alla scadenza
- Fisso step up: il capitale in questo caso viene remunerato ad un tasso fisso crescente attraverso il pagamento periodico delle cedole
- Tasso variabile: il capitale viene remunerato in base all’andamento nel tempo di un determinato parametro (come ad esempio l’Euribor) maggiorato di uno spread
- Il tasso fisso “One Coupon”: il capitale viene remunerato ad un tasso fisso con pagamento degli interessi in un’unica soluzione, ovvero alla scadenza del Certificato di Deposito
Rendimento Certificati di Deposito
Visto dunque cosa sono e quali sono le caratteristiche di questo strumento di investimento, andiamo ad esaminare quelli che sono i rendimenti dei certificati di deposito.
Come abbiamo visto il rendimento varia in base a diversi parametri, ovvero:
- Il tasso stabilito
- La tipologia di Certificato di Deposito scelta
- La durata temporale
Possiamo però dire che, a detta dei più esperti, questo strumento ha un rendimento basso e dal punto di vista fiscale i Certificati di Deposito sono penalizzati dalle tasse.
Secondo alcune statistiche, mediamente, i rendimenti dei Certificati di Deposito vanno da uno 0,8% all’1,82% circa in base alla durata temporale ed alla tipologia di certificato scelto.
Tassazione Certificati di Deposito
La tassazione avviene tramite ritenuta alla fonte a titolo di imposta con una aliquota del 26% (introdotta con il DL 66/2014).
Oltre alla tassazione bisogna inoltre considerare l’imposta di bollo proporzionale e pari al 2×1000 sulla somma depositata.
Certificati di Deposito Rischi
Ci sono dei rischi per chi investe in Certificati di Deposito? Sì, i rischi che sono collegati ai Certificati di Deposito sono
- di liquidità: per tutti i Certificati di Deposito con scadenza inferiore ai diciotto mesi non è possibile ricevere il rimborso prima della scadenza
- di tasso: in caso di oscillazione dei tassi di mercato, se si ha un forte incremento dei tassi i Certificati di Deposito potrebbero diventare illiquidi (ovvero non liquidi, vendibili solo a fronte di forti perdite), mentre nel caso del tasso variabile non è possibile fare una valutazione realistica del potenziale guadagno
- Il rischio di distruzione, smarrimento e furto (se il certificato è materiale e posseduto dal titolare)
- Il rischio emittente: ovvero il rischio che l’emittente alla scadenza non possa pagare per problemi di insolvenza (ricordando però che nel caso di Certificato di Deposito nominale si ha comunque la garanzia del Fondo Interbancario).
Opinioni Certificati di Deposito Per investire
Si tratta di una forma di investimento considerata “sicura” perché offre al risparmiatore la possibilità di avere un deposito bancario vincolato rappresentato da un titolo di credito dematerializzato (il certificato) con un rendimento prestabilito e con la garanzia di avere indietro il capitale investito.
Oggi questa forma di investimento viene considerata dai più obsoleta, vista la nascita dei conti deposito online (e fra i vari conti deposito disponibili uno dei conti deposito che ha riscosso più successo negli ultimi tempi è il Conto Widiba).
Banche per Certificati di Deposito
Come detto prima, tutte le banche possono emettere Certificati di Deposito, fra le banche più conosciute si sono:
- i Certificati di Deposito UniCredit
- I Certificati di Deposito BNL
- I Certificati di Deposito Postali
- I Certificati di Deposito Banca Marche
- I Certificati di Deposito Mediobanca
Prima di sottoscrivere questa tipologia di certificato è sempre bene comunque verificare condizioni e valutare l’offerta che soddisfi le tue esigenze.
Tu conoscevi questa forma di investimento? Vuoi dire la tua? Hai delle domande? Lascia un commento qui sotto, oppure, se quest’articolo ti è stato utile ricorda di mettere un mi piace e condividerlo sui social per supportare Monetizzando®.
Valerio
2 commenti
Ho un certificato di deposito emesso nell’anno 1989 dalla banca commerciale italiana al tasso del 10% Posso chiedere oggi la riscossione? A chi devo rivolgermi? E a quanto ammonterebbe oggi il capitale eventualmente d riscuotere? Grazie e buona giornata.
Ciao Giovanni, onestamente non saprei rispondere a questa domanda, ti consiglio di rivolgerti all’istituto di appartenenza, facendo una rapida ricerca sembra che Banca Commerciale italiana sia stata aggregata a Banca Intesa.