Se vuoi aprire la Partita IVA da solo e non sai da dove cominciare questa guida ti accompagnerà passo dopo passo nella procedura di apertura della Partita IVA: scoprirai come compilare il Modulo AA9/12 e quali errori evitare in fase di apertura della Partita IVA.
Prima di cominciare una precisazione importante: non sono un commercialista o un consulente fiscale quindi tutte le informazioni che sono disponibili in quest’articolo sono frutto della mia esperienza, delle informazioni che ho appreso parlando con il mio commercialista (a proposito vedi anche il mio articolo sul commercialista online) o che ho imparato studiando online.
Se preferisci puoi anche guardare il video che ho pubblicato sul mio Canale YouTube:
Infine, prima di proseguire, ti ricordo che esistono alcuni servizi online come quello proposto da Fiscozen che permettono di richiedere una consulenza gratuita (tramite questo link) che ti permetterà di ricevere informazioni utili su:
- Partita IVA
- Detrazioni e deduzioni
- Agevolazioni fiscali e bonus
- Come scegliere il regime fiscale migliore per la tua attività
Se vuoi puoi cliccare qui e richiedere la tua consulenza in un minuto!
Fra le offerte disponibili online c’è anche regime-forfettario.it del mio amico Giampiero Teresi (ne ho parlato in commercialista online regime forfettario) che ha creato un codice sconto – MONETIZZANDO – che ti permetterà di ricevere uno sconto sul suo servizio (basta inserire il codice in fase di acquisto nel carrello) e che offre a tutti una prima consulenza gratuita.
Fatta questa doverosa premessa vediamo insieme
Come aprire Partita IVA da soli
Per aprire Partita IVA il documento chiave è il Modello AA9/12 disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate (questo il link diretto alla pagina dove troverai il Modello AA9/12: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/istanze/aa9_11-apertura-variazione-chiusura-pf/modello-e-istr-pi-pf).
Il Modello AA9/12 può essere compilato online tramite il software di compilazione (disponibile sempre sul sito dell’Agenzia delle Entrate cliccando qui) oppure è possibile stamparlo e compilarlo manualmente.
In questo caso dovremo poi portare il modello fisicamente in uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate della nostra città.
Come compilare il Modello AA9/12
Molti campi di questo modello sono pensati per situazioni specifiche, i campi che dobbiamo compilare sicuramente sono:
- Data di inizio attività: non deve necessariamente coincidere con la data di compilazione del modulo (abbiamo fino a 30 giorni dall’effettivo avvio dell’attività per presentare domanda, in base alla tipologia di attività che svolgiamo)
- Denominazione: una impresa individuale può scegliere un nome di fantasia da affiancare al nome e cognome (io ad esempio ho scelto Monetizzando di Valerio novelli), i professionisti come i medici ad esempio devono invece utilizzare semplicemente nome e cognome
- Codice ATECO: si tratta di un codice che serve ad identificare la tipologia di attività economica, ne ho parlato in maniera approfondita nell’articolo Codici Ateco: Guida ai Codici Attività, banalmente per trovare il tuo codice ATECO prova a cercare su Google “CODICE ATECO NOME DELLA TUA PROFESSIONE” (es. codice ATECO Freelance)
- Indirizzo: l’indirizzo presso il quale svolgeremo la nostra attività
- Regime fiscale: qui dobbiamo indicare se vogliamo aderire al regime forfettario
- Quadro C: inseriamo i nostri dati anagrafici
- Quadro G: qui possiamo inserire eventuali codici ATECO secondari se abbiamo più attività
- Quadro I: se intendiamo effettuare operazioni intracomunitarie (ad esempio acquistare pubblicità su Facebook o Google e quindi riceveremo fatture dall’estero) dobbiamo inserire una stima provvisoria delle entrate in modo da essere iscritti al VIES, archivio delle Partite IVA abilitate per le operazioni con l’estero)
Regime Fiscale: come scegliere quello giusto?
Cosa è meglio, regime forfettario, regime ordinario semplificato o regime ordinario? (Non prendiamo qui in considerazione il mondo delle società per il momento).
Prima di aprire Partita IVA è essenziale capire quale regime fiscale sarà più conveniente per la nostra attività: un errore sul regime fiscale in fase di apertura della Partita IVA potrebbe costarci caro e in alcuni casi farci pagare più tasse di quante ne avremmo dovute pagare scegliendo il regime fiscale corretto.
È vero che il regime forfettario ha una tassazione agevolata che va (semplificando) dal 5% al 15% e che il regime ordinario ha una tassazione più elevata che va dal 23% al 43%, ma non in tutti i casi il regime forfettario è più conveniente del regime ordinario!
Per essere sicuro di scegliere il regime fiscale migliore il mio consiglio è quello di chiedere una consulenza ad un commercialista o ad un professionista che potrà valutare la tua situazione e sulla base delle informazioni fornite consigliarti al meglio.
Ti ricordo a proposito che puoi richiedere una consulenza gratuita (tramite questo link) al servizio di Fiscozen che potrà consigliarti al meglio.
Casse previdenziali Partita IVA
Un altro argomento da affrontare è quello delle casse previdenziali. Dopo aver scelto il tuo regime fiscale dovrai capire come inquadrare la tua attività che, anche in questo caso semplificando, può rientrare in tre macro categorie:
- Libero professionista: chi utilizza l’intelletto o fa un lavoro di tipo concettuale (alcuni esempi sono gli architetti, i consulenti, i medici e gli avvocati). I liberi professionisti devono iscriversi alla gestione separata INPS e versare i contributi previdenziali in percentuale sul reddito
- Commercianti: chi compra e vende beni o servizi (venditori, agenti di commercio, …). La cassa previdenziale di riferimento è la gestione commercianti INPS che prevede contributi fissi più una percentuale sul reddito
- Artigiani: chi realizza prodotto oppure opere con il proprio lavoro (ad esempio l’idraulico, il programmatore, l’artista). La cassa di riferimento in questo caso è la gestione artigiani INPS con l’obbligo di contributi fissi e variabili in base al reddito
A proposito di casse previdenziali è bene precisare che ci sono alcune casse previdenziali per i liberi professionisti che svolgono alcune professioni specifiche, quali:
- Notai (Cassa nazionale del notariato – CNN)
- Cassa forense per gli avvocati (CNPAF)
- Cassa biologi (ENPAB)
- Cassa consulenti del lavoro (ENPACL)
- Cassa dei farmacisti (ENPAF)
- Cassa medici (ENPAM)
- Cassa psicologi (ENPAP)
- Cassa veterinari (ENPAV)
- Cassa giornalisti (INPGI(
- Cassa ingegneri e architetti (INPGI)
- Enasarco
E molte altre ancora, ovviamente, in base alla professione che svolgi, dovrai iscriverti alla tua cassa di riferimento.
Come aprire Partita IVA Online Gratis
Come avrai capito a questo punto, anche se tutti possono aprire Partita IVA online da soli gratuitamente, ci sono una serie di aspetti cui bisogna prestare attenzione.
I costi legati alla Partita IVA inoltre sono legati al mantenimento della Partita IVA e non all’apertura della stessa (vedi per approfondire calcolo guadagno netto Partita IVA).
Ecco cosa dice il mio Commercialista, Dott. Commercialista Vincenzo Romano:
Aprire la partita iva è gratuito, basta andare da soli all’agenzia delle entrate, con tutte le informazioni che servono e seguire la procedura indicata anche sul sito dell’AdE, ma chi è in grado di fare tutto in autonomia senza sbagliare nulla?
In pochi, ed è per questo motivo che ci si rivolge ad un consulente, che solitamente per apertura partita iva e tenuta contabile, chiede dai 400/500 euro l’anno in su.
A seconda della tipologia di Partita IVA che aprirai ci saranno delle regole e delle specifiche da rispettare.
Se si sceglie il regime forfettario, oltre i costi di iscrizione iniziali, (Creazione PEC, Rilascio SMART CARD o firma digitale, apertura partita iva, iscrizione alla camera di commercio, iscrizione INPS, Scia al comune in caso di vendita online, pagamento diritto annuale in fase d’iscrizione) bisognerà affrontare altre spese.
Gli altri costi sono variabili e dipendono dal tipo di iscrizione:
- Iscrizione alla CCIAA costo annuo al momento da 53 a 120 euro (in base alla provincia di iscrizione);
- Iscrizione INPS euro 3683,00 € annui circa se ci si iscrive come commerciante/artigiano e possibilità di riduzione del 35% se si opta per il regime forfettario (non c’è l’obbligo di farsi versare la ritenuta d’acconto) oppure se ci si iscrive come professionista bisogna iscriversi alla gestione separata INPS:
Prima aliquota, destinata a tutti coloro che non risultano assicurati a forme pensionistiche obbligatorie, oltre alla gestione separata, è pari al 25,72% (25% per invalidità, vecchiaia e superstiti, più l’aliquota aggiuntiva dello 0,72% per l’indennità di malattia, maternità e per gli assegni per il nucleo familiare).
Seconda aliquota del 17%, per tutti i rimanenti soggetti iscritti alla gestione separata, siano essi lavoratori già pensionati oppure già assicurati presso altre forme di previdenza obbligatorie.
Inoltre vorrei ricordare che nel primo caso, c’è la possibilità di poter compensare quanto dovuto all’inps, con l’iva accumulata per sostenere i costi di investimento iniziali.
Se svolgi una attività di lavoro autonomo in maniera abituale, anche se non in modo esclusivo o continuativo, hai per legge l’obbligo di aprire una Partita IVA.
Non esiste una soglia di compensi oltre la quale è necessario aprire Partita IVA (molto probabilmente hai sentito parlare della famosa prestazione occasionale e della soglia dei 5.000 € ma il discorso è abbastanza controverso e riguarda soprattutto l’occasionalità del lavoro).
C’è dunque chi preferisce lavorare con ritenuta d’acconto (lo vedremo più avanti) e chi preferisce lavorare come copywriter/ghost writer/articolista con cessione del diritto d’autore (puoi approfondire leggendo l’articolo sulla Cessione del Diritto d’Autore).
Posso aprire Partita IVA da solo?
Sì, come anticipato puoi aprire la tua posizione collegandoti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Dovrai comunicare la data di Inizio Attività entro 30 giorni (o in alternativa è possibile fare una comunicazione successiva pagando sanzione).
Quanto Costa Aprire Partita IVA?
- Quali sono i costi di gestione di una Partita IVA?
- Conviene affidarsi ad un commercialista?
Queste sono altre due delle domande che mi vengono fatte di frequente.
Personalmente ritengo fondamentale l’aiuto di un commercialista che possa occuparsi della parte burocratica ed amministrativa.
Chiunque può aprire partita IVA Online ma questo richiede tempo che dovremo sottrarre al nostro lavoro.
Ecco perché dovresti chiederti se è meglio lasciare al professionista o al freelance il tempo per dedicarsi al suo lavoro ed alla produzione di reddito e ad un professionista la parte burocratica!
Un commercialista potrà consigliarti quale regime fiscale scegliere per la tua professione.
- Meglio il regime ordinario o il regime forfettario (ex Regime dei Minimi)?
- Quando è il caso di Aprire una SRL?
- Meglio aprire una ditta individuale, o una SRLS?
È bene comunque precisare che in gestione separata se gli incassi sono zero non si pagano contributi.
Disclaimer
Non sono un commercialista, un dottore commercialista o un consulente del lavoro e consiglio sempre di richiedere una consulenza personalizzata prima di prendere decisioni legate alla tipologia di Partita IVA da aprire.
Un buon commercialista può consigliarti la soluzione migliore per le tue esigenze.
Le informazioni di quest’articolo si basano sulla mia esperienza e su ciò che ho appreso chiacchierando con commercialisti e professionisti del settore sull’argomento come aprire Partita IVA.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di quest’articolo dedicato all’argomento aprire Partita IVA Online e spero di averti dato tutte le informazioni che stavi cercando.
Lascia un commento qui sotto se hai ancora dubbi o domande su aprire Partita IVA online, se vuoi aggiungere qualcosa o se vuoi raccontare la tua esperienza su aprire Partita IVA Online o sui servizi di cui ho parlato in quest’articolo.