Pensione integrativa o pensione complementare: un argomento molto importante per garantirsi una maggiore sicurezza economica quando si smette di lavorare, ma come scegliere un fondo pensione?
Su questo blog ci sono diverse sezioni dedicate a vari aspetti che hanno a che fare con il denaro:
Nella categoria investimenti oggi rientra sicuramente anche la pensione integrativa: si tratta infatti di un modo per assicurare il proprio futuro economico, ma quale fondo pensione scegliere?
Bisogna guardare solamente i fondi pensione che hanno i rendimenti più alti o ci sono altri aspetti da valutare?
Ecco alcuni consigli utili per chi è alla ricerca di un buon fondo pensione o per chi vuole risparmiare per la propria pensione complementare…
Pensione integrativa: come funziona?
Si tratta di un vero e proprio piano pensionistico che va ad integrare quella che sarà la pensione che riceveremo in futuro.
È possibile infatti accumulare risparmi aggiuntivi che andranno ad integrare la propria pensione scegliendo uno dei fondi pensione offerti da enti privati ed istituti finanziari.
Le caratteristiche di un fondo pensione sono:
- La possibilità di effettuare dei contributi volontari: non c’è nessun obbligo e si può versare quanto si vuole
- Benefici fiscali: molte giurisdizioni, inclusa quella italiana, offrono degli incentivi fiscali per i contributi versati sui piani di pensione integrativa. Come riporta anche il sito COVIP, i rendimenti maturati da un fondo pensione sono soggetti all’imposta del 20%, più favorevole rispetto al 26% che si applica alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario (per approfondire ti consiglio di leggere l’articolo completo su covip.it)
- Possibilità di scegliere come verrà erogata la pensione integrativa: solitamente è possibile scegliere fra pagamento unico, pagamenti periodici o una combinazione dei due pagamenti
Fra i vantaggi della pensione integrativa vi è inoltre la deducibilità fiscale dei contributi versati dal reddito IRPEF fino ad un massimo di 5.164,57 euro l’anno, comunicazione che va fatta in fase di dichiarazione dei redditi.
Per alcuni casi specifici è inoltre possibile richiedere il ritiro anticipato dei fondi accumulati a fronte del pagamento di penali o restrizioni.
Rischi di un fondo pensione
Quando si sceglie di crearsi una pensione integrativa ed aderire ad un fondo pensione è molto importante ricordare che ci sono dei rischi finanziari.
Come per qualsiasi altra forma di investimento, i rendimenti non sono garantiti e c’è il rischio di perdere tutto o parte il capitale investito, l’unica differenza rispetto ad altri strumenti finanziari è che per legge i fondi pensione non possono fallire.
Anche se non si tratta di rischi, è molto importante stare attenti quando si sceglie un fondo pensione ai costi di gestione e di ingresso.
Quanto versare in un fondo pensione?
Questa è una valutazione che va fatta caso per caso in base alla propria situazione economica e finanziaria.
Alcuni possessori di Partita IVA ad esempio scelgono di aprire un fondo pensione e quindi di crearsi una pensione integrativa per sfruttare la deducibilità fiscale dei contributi versati, e di conseguenza versano un massimo di 5.164,57 € l’anno.
Altri lavoratori autonomi o dipendenti invece scelgono di versare 1.000 € l’anno o più.
Secondo alcune stime, versando il 5% del reddito per 30 anni, sarà possibile ottenere una pensione integrativa che potrà arrivare fino al 20% dell’ultima retribuzione mensile ricevuta, considerando però un rendimento del fondo fra il 4 ed il 5%.
Questi numeri sono però da prendere con le pinze poiché sono tanti i fattori che entrano in gioco, inclusi i costi del fondo che possono inficiare sul rendimento finale e quindi sulla pensione integrativa che effettivamente riusciremo a percepire.
Migliori fondi pensione integrativa: quali sono?
Stabilire qual è il miglior fondo pensione è difficile poiché si devono comparare tantissimi aspetti, fra cui:
- Comparto del fondo: esistono fondi mono comparto che prevedono una sola linea (comparto) di investimento e fondi pensione multi comparto dove sono mixate più linee di investimento con profili di rischio/rendimento differente
- Costi del fondo
- Categoria del fondo: negoziale o chiuso, fondo aperto, PIP
Ricordo inoltre che è sempre molto importante verificare l’indicatore sintetico di costo (ISC) del fondo pensione che stiamo valutando per la nostra pensione integrativa.
Fatta questa premessa, fra i fondi pensione più conosciuti ci sono (in ordine alfabetico):
- Allianz
- Arca Fondi
- Aviva
- CredemVita
- HDI assicurazioni
- Intesa San Paolo Vita
- Reale Mutua Assicurazioni
- Unipol Sai
Spero che questa guida introduttiva alla pensione integrativa ti sia stata utile, se hai dubbi, domande o se vuoi aggiungere qualcosa ricorda di lasciare un commento qui sotto e rendere quest’articolo ancora più utile/interessante!