Popup e popunder: anche se la pubblicità online, o advertising, è un campo in costante evoluzione, tra le varie forme di annunci, i popup e popunder hanno da sempre riscosso un gran successo. Originariamente percepiti come invasivi e fastidiosi, popup e popunder hanno subito significative trasformazioni nel corso degli anni, adattandosi alle mutevoli esigenze del mercato digitale.
In quest’articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulle campagne popup e campagne popunder, come funzionano, quali sono le piattaforme più utilizzate e molto altro ancora!
PopUp e Popunder: Significato e Differenze
Un popup è un annuncio pubblicitario che si apre in una nuova finestra del browser, generalmente al di sopra della pagina web corrente.
Il popunder invece si apre sotto la finestra principale (pop – under), diventando visibile solo quando l’utente chiude la finestra principale.
Entrambi hanno la reputazione di essere invadenti, ma la loro efficacia non può essere ignorata.
Nel 2023, l’uso di popup e popunder ha visto una rinascita, grazie alla loro capacità di raggiungere tassi di conversione e ROI significativamente elevati.
Questi formati pubblicitari sono particolarmente efficaci per siti con traffico elevato in settori come il download di film, musica e giochi, dove le modalità tradizionali di monetizzazione potrebbero non essere applicabili.
Popunder vantaggi
I popunder in particolare sono emersi come una forma meno invadente di pubblicità.
Offrono un’esperienza utente migliore rispetto ai popup, interrompendo meno il flusso di navigazione e manifestandosi solo dopo che l’utente ha terminato l’attività corrente.
Ciò li rende ideali per situazioni in cui non si vuole interrompere l’utente, come durante la lettura di contenuti o la navigazione di prodotti.
Confrontati con altre forme di pubblicità come Adsense o il marketing di affiliazione (per approfondire leggi come guadagnare con l’affiliate marketing? e affiliazioni: guida definitiva), i popup e i popunder possono offrire un’alternativa valida.
In particolare, i popunder si sono dimostrati efficaci anche con budget limitati, avendo un CTR fino al 7% e un costo per clic relativamente basso.
Come sfruttare popup e popunder?
Per gli editori e gli inserzionisti, l’uso di popup e popunder richiede un approccio equilibrato.
È essenziale bilanciare l’efficacia pubblicitaria con il rispetto per l’esperienza dell’utente.
Mentre gli annunci popunder possono essere meno invadenti, è importante che non siano ignorati o chiusi senza attenzione dall’utente.
Con l’aumento dell’uso di dispositivi mobili, è fondamentale considerare l’efficacia di questi annunci in diversi ambienti digitali.
I popunder possono essere meno visibili su dispositivi mobili, suggerendo un maggiore utilizzo dei popup in queste circostanze.
Campagne popunder e Campagne popup
sono diverse piattaforme che consentono agli inserzionisti di acquistare pubblicità sotto forma di popup e popunder. Ecco alcune delle piattaforme più note e affidabili:
- Google Ads: Anche se più noto per i suoi annunci di ricerca e banner, Google Ads offre anche opzioni per annunci popup e popunder in certi contesti.
- PropellerAds: Questa è una delle reti pubblicitarie più popolari che offre vari formati di annunci, tra cui popup e popunder. È apprezzata per la sua facilità d’uso e per l’efficacia degli annunci.
- Adsterra: Un’altra piattaforma molto nota, Adsterra offre una vasta gamma di formati pubblicitari, inclusi popup e popunder, con soluzioni avanzate di targeting e ottimizzazione.
- PopAds: Specializzata in annunci popup e popunder, PopAds è nota per la sua alta qualità di traffico e per le sue opzioni di targeting avanzate.
- Clickadu: Questa piattaforma è una scelta popolare tra gli inserzionisti che cercano di implementare strategie pubblicitarie con popup e popunder. Offre un’ampia portata e varie opzioni di targeting.
- PopCash: PopCash è un’altra rete specializzata in annunci popup e popunder, offrendo un processo di setup rapido e semplice e un buon controllo sull’andamento delle campagne.
- AdMaven: Conosciuta per i suoi annunci popunder, AdMaven offre ai suoi clienti un ampio spettro di opzioni pubblicitarie, con una particolare attenzione alla qualità del traffico e alla user experience.
- ExoClick: Questa piattaforma offre una varietà di formati pubblicitari, compresi i popunder, con un forte focus sull’innovazione e sul targeting avanzato.
- TrafficStars: Offre una gamma di soluzioni pubblicitarie, compresi popup e popunder, con opzioni di targeting avanzate e reportistica dettagliata.
Queste piattaforme variano in termini di targeting, tipologie di traffico, opzioni di prezzo e caratteristiche, quindi è importante scegliere quella più adatta alle specifiche esigenze del proprio business e del proprio pubblico.
La scelta della piattaforma giusta può dipendere da vari fattori, tra cui il budget, l’obiettivo della campagna, il pubblico target, e la natura del contenuto o del prodotto pubblicizzato.
Formati pubblicitari invasivi
I formati pubblicitari invasivi sono quei tipi di annunci che interrompono o si impongono nell’esperienza di navigazione dell’utente.
Questi formati, a differenza del native advertising, sono spesso criticati per la loro natura intrusiva, ma continuano ad essere utilizzati per la loro efficacia nel catturare l’attenzione.
Ecco alcuni dei formati pubblicitari invasivi più comuni:
- Popup: Si tratta di finestre che si aprono automaticamente sopra o sotto la finestra del browser corrente. Questi annunci possono coprire parte o tutto il contenuto della pagina web e spesso richiedono un’azione esplicita da parte dell’utente per essere chiusi.
- Popunder: Simili ai popup, ma si aprono in una nuova finestra dietro la finestra del browser attiva. Questi annunci diventano visibili solo quando l’utente chiude la finestra principale, risultando meno invadenti rispetto ai popup ma ancora potenzialmente fastidiosi.
- Interstitial Ads: Sono annunci a schermo intero che compaiono tra le transizioni di pagine o sezioni di un sito web o di un’app. Questi annunci possono ritardare l’accesso al contenuto desiderato, costringendo gli utenti a visualizzarli per alcuni secondi prima di poterli chiudere o ignorare.
- Annunci Video Autoplay con Audio: Questi annunci iniziano automaticamente a riprodurre video e audio non appena un utente arriva su una pagina. Possono essere particolarmente invadenti, soprattutto se l’utente non si aspetta un suono improvviso.
- Overlay Ads: Sono annunci che si sovrappongono al contenuto di un sito web. Possono essere trasparenti o semi-trasparenti e occupano una parte significativa dello schermo, ostacolando la visione del contenuto sottostante.
- Annunci Espandibili: Questi annunci iniziano come banner di dimensioni standard ma si espandono oltre il loro spazio originale quando l’utente passa il mouse sopra o interagisce con loro in altro modo. Questo può coprire un’area significativa della pagina e disturbare l’esperienza di navigazione.
- Takeover Ads: Questi annunci prendono il controllo dell’intera pagina web o dell’interfaccia utente di un’app, sostituendo temporaneamente il contenuto originale. Sono simili agli interstitial, ma possono essere più invadenti poiché cambiano completamente l’aspetto della pagina.
L’uso di questi formati pubblicitari invasivi deve essere ponderato con attenzione.
Se da un lato possono essere efficaci nel catturare l’attenzione dell’utente, dall’altro possono anche causare frustrazione e una percezione negativa del marchio, portando potenzialmente all’utilizzo di blocchi pubblicitari da parte degli utenti.
È importante trovare un equilibrio tra l’efficacia pubblicitaria e il rispetto dell’esperienza utente.
2 commenti
Caro Valerio, una caratteristica che non hai preso in considerazione dei popunder è il vantaggio rispetto ai normali popup.
In siti in cui la pubblicità contestuale non funziona o non è utilizzabile, il guadagno derivante dai popup è sensibilmente più alto (visto che aumenta all’aumentare delle visite) – rispetto all’elemosina dei clicks su pubblicità che spesso non sono così invitanti per gli utenti.
Discorso diverso ovviamente se esiste la possibilità di utilizzare adsense (che inserisce pubblicità relativa alle ricerche effettuate dagli utenti, per esempio).
Un’altra alternativa potrebbe essere data dalla pubblicità a impressioni – ma i guadagni sono sensibilmente più bassi.
Sono il primo ad odiare i pop*, ma posso capirne facilmente l’utilizzo, specialmente in siti in cui buona parte delle visite è generata da utenti occasionali che raggiungono il sito tramite un motore di ricerca – e in cui la fidelizzazione è relativamente importante.
I popunder almeno non interrompono l’esperienza utente.
Ciao Tullio, grazie per il tuo commento ed il tuo punto di vista 😉