Simulazione piano di accumulo: facendo questa ricerca online i primi risultati sono il simulatore di Poste Italiane, che permette di valutare gli effetti di uno o più piani di accumulo in base a diversi orizzonti temporali, quello di J.P. Morgan e il simulatore del Fondo NEF, ma questi simulatori sono attendibili?
Dopo gli articoli sul PAC – piano di accumulo capitale e sulla proposta di piano di accumulo Scalable Capital, oggi voglio provare a rispondere ad alcune domande sui piani di accumulo.
Se stai pensando di fare un PAC prenditi qualche minuto e leggi quest’articolo fino alla fine…
Simulazione piano di accumulo
Come si fa a fare una simulazione di un piano d’accumulo corretta?
Prima di tutto ci sono alcuni elementi da prendere in considerazione, ovvero:
- Il capitale iniziale che si verserà sul piano di accumulo
- Il numero di versamenti che si effettuerà nel tempo, la rata che si può versare e la ricorrenza (mensile, trimestrale, semestrale, …)
- Il rendimento atteso
Quando si apre uno di questi siti che permette di fare una simulazione piano di accumulo è spesso possibile scegliere anche i fondi sui quali fare la simulazione, e questi fondi hanno ovviamente rendimenti differenti.
Tutti i simulatori però precisano alcuni aspetti importanti, ovvero:
- I risultati non possono mai essere utilizzati per presentare, consigliare, sollecitare investimenti o strategie di investimento nei confronti di terzi
- Le simulazioni sono basate sull’andamento passato dei fondi e quindi non hanno uno scopo previsionale
- La simulazione piano di accumulo è effettuata a puro scopo esemplificativo e non considera l’applicazione di eventuali commissioni d’ingresso, d’uscita o altre commissioni e spese in capo al sottoscrittore ad eccezione dei diritti fissi
Tutto questo, tradotto in parole semplici, significa che una simulazione piano di accumulo fatta con un simulatore non è attendibile e va presa sempre con le pinze.
Perché dunque molte persone sono interessate alla simulazione di un piano di accumulo?
Perché cercano risposte ad alcune domande, ovvero:
Quanto rende mediamente un PAC?
Nel concreto sono molte le persone che si chiedono quanto si guadagna con i piani di accumulo.
La risposta migliore a questa domanda è dipende.
Prima di tutto un piano di accumulo ci permette di risparmiare (a proposito ti consiglio di leggere gli articoli finanza personale: da dove cominciare? e pianificazione finanziaria 101).
Per valutare quanto rende un PAC bisogna inoltre considerare:
- Orizzonte temporale
- Condizioni di mercato
- Tipologia di fondo
In linea generale i fondi comuni di investimento azionari possono offrire rendimenti maggiori (a fronte di un rischio maggiore) mentre i fondi di investimento obbligazionari offrono rendimenti più bassi a fronte di un rischio minore.
I costi associati ai fondi comuni di investimento, vale a dire:
- Commissioni di gestione
- Spese di amministrazione
- Spese di transazione
Vanno ad influire sul rendimento complessivo dell’investimento e, per questo motivo, prima di fare un piano di accumulo è molto importante valutare anche questi costi.
Realisticamente parlando il rendimento di un piano di accumulo dovrebbe essere, su un orizzonte temporale di almeno 5 anni, fra il 2 ed il 7%.
Quanto deve durare un piano di accumulo?
Il vantaggio del piano di accumulo è che permette a chiunque di mettere da parte una cifra in maniera costante nel tempo e cominciare ad investire.
Proprio per le sue caratteristiche intrinseche, un piano d’accumulo ha un orizzonte temporale più lungo, non ha senso infatti fare una simulazione piano di accumulo con scadenza a un anno, per chi cerca dei rendimenti nel breve termine (12 / 16 / 18 mesi) è meglio valutare un conto deposito oppure qualcuno che permetta di ottenere degli interessi sulla liquidità.
A proposito di interessi sulla liquidità ti segnalo fra l’altro l’articolo interessi sulla liquidità Trade Republic.
La durata di un piano di accumulo corretta dovrebbe partire da un minimo di 5 anni ed arrivare anche a 10, 15 o 20 anni.
Generalmente si dice che un PAC dovrebbe avere una durata minima di 10 anni.
Sul lungo periodo, mediamente, i piani d’accumulo si sono infatti rivelati essere più efficienti.
Simulazione piano di accumulo su rendimenti passati?
Gli strumenti ed i simulatori offerti online effettuano delle simulazioni nel passato o ci chiedono di inserire un ipotetico rendimento che in realtà non possiamo prevedere.
Avere dunque una simulazione su dati passati, che possono non rispecchiare il futuro, significa avere una simulazione di piano di accumulo falsa in partenza, che potrebbe creare delle aspettative completamente sbagliate in chi sta pensando di cominciare ad investire o a creare un piano di accumulo.
Se poi queste simulazioni non tengono conto di costi e commissioni, il risultato della simulazione sarà semplicemente un “gioco” senza alcun valore reale e che anzi potrebbe portare a scelte sbagliate.
Ecco un esempio di simulazione piano di accumulo effettuata online con un simulatore che mostra una plusvalenza a 5 anni di 1.635 € a partire da un capitale iniziale di 1.000 euro e dei versamenti programmati mensilmente da 100 €su un fondo di investimento con indicatore di rischio 4/7.
Questa simulazione ovviamente non è attendibile e viene spiegato nel disclaimer, dove viene specificato che le performance passate non sono un indicatore affidabile di quelle future e si intendono al netto delle spese escluse eventuali commissioni d’ingresso.
Questo si traduce, come viene sempre spiegato nel disclaimer, con la possibilità per l’investitore di subire perdite parziali o totali del capitale investito poiché i fondi non sono a capitale garantito.
Per farla breve il mio consiglio è quello di stare attenti a fare una simulazione piano di accumulo o di basare la decisione solamente su questi simulatori.
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Approfondimenti: https://economiapertutti.bancaditalia.it/notizie/pic-e-pac-parliamo-di-investimenti/