Buzz Marketing è il termine che indica quella tipologia di marketing che sfrutta il passaparola per generare viralità ed aumentare così la visibilità o la riconoscibilità di un prodotto, di un servizio o di un brand.
Se vuoi capire esattamente cosa è il buzz marketing, come funziona e quali sono alcuni degli esempi di buzz marketing più riusciti nella storia del marketing prenditi dieci minuti e leggi questa guida fino alla fine.
All’interno di quest’articolo infatti scoprirai infatti anche come sia possibile guadagnare online grazie al buzz marketing!
Partiamo dalle basi e cerchiamo di capire prima di tutto cosa significa buzz marketing!
Buzz Marketing Definizione
Con il termine buzz marketing ci si riferisce ad una forma di marketing non convenzionale che ha come obiettivo quello di aumentare il numero di conversazioni intorno ad un prodotto, un servizio oppure un brand.
Qualcuno lo definisce una forma di passaparola online, o l’arte di promuovere un prodotto o un servizio attraverso il passaparola.
Questa tipologia di mareting può dare dei ritorni molto interessanti in termini economici alle aziende e, proprio per questo motivo, c’è chi incentiva le conversazioni attraverso sponsorizzazioni ed incentivi economici.
C’è una accesa diatriba fra chi ama fare buzz marketing, chi lavora con il buzz marketing, e chi è contrario a questa forma di pubblicità per alcuni fraudolenta.
Entra dunque in gioco il WOMMI (Word of mouth marketing Italia) che ha addirittura ideato il “Codice Etico Wommi”.
In sintesi, ciò che si vede spesso, è la promozione di un prodotto (attraverso siti internet, social, blog, forum e quant’altro) semplicemente perché questo è un ottimo metodo per guadagnare…
Quante volte online si possono trovare recensioni false o recensioni pagate? (Ne ho parlato anche in come guadagnare scrivendo recensioni).
Buzz Marketing Come Funziona?
Il concetto del buzz marketing ha origini molto antiche.
Sicuramente ti sarà capitato di andare in un ristorante, una pizzeria o un pub che ti è piaciuto particolarmente, e consigliarlo ai tuoi amici.
Magari i tuoi amici sono andati in quel ristorante/pub/pizzeria e a loro volta l’hanno consigliato ad altre persone…
Questa è la base del buzz marketing: fare in modo che le persone parlino di un prodotto, di un servizio, di un locale, ed in questo modo portare altre persone a voler provare quel prodotto, quel servizio o quel locale.
Un esempio di buzz marketing riuscito benissimo nel 2022?
Guarda il video qui di seguito:
Esempi Buzz Marketing: Eni Distributore Dialetto
Eni distributore dialetto è una di quelle operazioni di marketing più riuscite degli ultimi mesi: l’ENI ha infatti installato in più di 1700 sstazioni di servizio dei messaggi vocali che parlano in dialetto (romano, veneto, siciliano, …).
Le persone, rimaste colpite da questi distributori, inizialmente hanno pensato si trattasse di uno scherzo, poi hanno cominciato a pubblicare video sui social e così sempre più persone hanno scelto di andare in un distributore che parla in dialetto per fare un video e condividerlo sui social.
L’iniziativa, secondo quanto riportato da Eni, ha come obiettivo quello di creare un rapporto fra il fornitore di carburante e le comunità di zona, creando così un vero e proprio senso di appartenenza, di fatto questa operazione ha al tempo stesso portato molte più persone a recarsi presso un distributore ENI per fare rifornimento!
Come creare una campagna di buzz marketing?
Per creare una campagna di buzz marketing efficace bisogna prima di tutto identificare quell’elemento che può generare passaparola.
Nel caso di ENI, come hai vistso, è stato ad esempio il distributore che parla in dialetto.
Per trovare quell’elemento che scatena il passaparola (detto anche trigger) bisogna cercare di identificare qualcosa che sia inaspettato, strano e che possa divertire, ispirare, intrattenere o istruire.
Conclusioni
È evidente come il buzz marketing sia una strategia di marketing non convenzionale che solitamente ha una durata limitata nel tempo e che si pone come obiettivo quello di catturare l’attenzione su un determinato prodotto/servizio/brand.
L’obiettivo del buzz marketing è infatti proprio quello di scatenare numerose conversazioni in poco tempo intorno ad un determinato argomento, e grazie ai social i risultati possono essere amplificati in maniera vertiginosa.
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3 commenti
Kevin Kelly, da vero innovatore, anticipava molti anni fa alcuni fenomeni sociali che hanno poi caratterizzato il nostro mondo interconnesso. Egli delineava nei suoi libri una società ed una economia dominate dalla logica delle reti introducendo la metafora dello sciame per spiegare come una miriade di elementi ‘stupidi’, collegati tra loro, possa dare forma ad una ragnatela complessa dotata di un potere molto più grande della somma delle parti che la compongono.
Internet e le nuove tecnologie hanno permesso alle persone di agire insieme con modalità inedite e in situazioni in cui l’azione collettiva era stata fino ad allora impossibile .La convergenza tecnologica ha consentito di dare nuove risposte a domande antiche sul come permettere a individui in concorrenza tra loro di lavorare insieme e di apprendere come farlo. L’incontro tra le nuove tecnologie e la tendenza umana a socializzare fornisce oggi agli individui l’opportunità di fare cose nuove insieme collaborando su una scala e in modi fino ad oggi impensabili ed impossibili.
E’ evidente che tale configurazione offra infinite nuove applicazioni nel Management e nella gestione dell’impresa.
Aggiornando la nostra prospettiva, possiamo vedere le imprese come un insieme di organizzazioni caratterizzate da reti di relazioni complesse e paritarie fondate sullo scambio e la condivisione e che assumono forme estese ed integrate di veri e propri ecosistemi. In queste reti molti attori, siano essi dipendenti, clienti, consumatori ecc. assumono un ruolo sempre più interattivo e proattivo dando forma a nuovi modelli e realtà che si autoproducono e che generano cambiamenti profondi nelle tecniche di comunicazione.
L’evoluzione del marketing diviene a questo punto inevitabile, i social media(Blog e social network in primis) diventano un nuovo e delicato veicolo comunicativo e gli internauti (tecnicamente più preparati dei classici consumatori) acquisiscono un ruolo sempre più proattivo (il consumer si evolve in prosumer) ed influenzano costantemente le rispettive decisioni. Il buzz marketing si sta lentamente imponendo(in termini di efficacia) sulle più “classiche” tecniche di comunicazione e la risonanza del processo sulla rete sta aprendo forti(a volte pilotati), ma costruttivi, dibattiti…Si sfiora il tema etico spesso senza cognizione di causa e ci si abbandona troppo facilmente a critiche di sfondo qualunquista(raramente di carattere propositivo), ma questo è il bello delle rivoluzioni e chi propone qualcosa di nuovo lo sa….la diversità (anche quella di opinione) è un valore che vogliamo fortemente incentivare per una più serena ed efficace crescita.
“Stay foolish, stay Hungry” suggeriva un sognante Steve Jobs qualche anno fa
Fabrizio grazie per il tuo commento 😉
grazie a te per aver affrontato la questione…il buzz marketing è un’opportunità che va esplorata, sottolineando che propone di ridistribuire soldi nella blogosfera