Freelance: Quanto farsi pagare? Stabilire La tariffa oraria – Come stabilire una corretta tariffa oraria da freelance: quali fattori e parametri considerare quanto si crea un proprio compenso orario da libero professionista. Freelance: quanto mi costi?
Quanto costa un ora di coaching, di formazione, un ora di un freelance? Qual è la tariffa oraria del freelance? Esiste un “listino ufficiale” o un albo che stabilisce quanto dovrebbe costare il lavoro di un freelance?
Sei un Freelance? Ho pensato di creare un sondaggio per capire mediamente quanto si fa pagare un freelance, che ne dici di partecipare? Bastano davvero tre click: Partecipa al sondaggio freelance!
No. Purtroppo (o per fortuna direbbe qualcuno) non esiste nessun listino ufficiale nessuna tariffa oraria standard, ognuno fa le sue considerazioni e stabilisce il “proprio costo orario”. Se non sai ancora come stabilire la tua tariffa oraria da freelance puoi seguire i consigli presenti in quest’articolo per capire più o meno come creare la tua “fascia di prezzo” per la tua attività.
I parametri da tenere in considerazione: lavorare da freelance
C’è chi va fiero dell’essere freelance. Ma ricorda che fare il freelance significa anche avere la Partita Iva e pagare le tasse (oltre alle spese fisse/vive che dovrai sostenere, a tal proposito ti consiglio di leggere “Lavorare online: la Partita Iva è obbligatoria?”, “Codici Ateco – Partita Iva Web” ed il più recente “Regime dei minimi 2015“), questo significa che parte del tuo compenso orario servirà poi a pagare le tasse. Ipotizzando che il 30% di ciò che guadagni servirà per pagare le tasse, chiedendo ad esempio 30 € l’ora (iva esclusa) a te rimarranno in tasca 21 €.
Ecco perchè, quando crei la tua tariffa oraria dovresti considerare:
- La tua professionalità: sei davvero un esperto? Lavori da professionista? Oppure hai cominciato da poco a fare questa attività ed in realtà i lavori che ti vengono chiesti ti servono anche “per fare esperienza?” Chiedi spesso aiuto su forum o social perchè ti è stato affidato un lavoro ma non sai bene come gestirlo? Probabilmente non dovresti chiedere cifre molto alte al tuo cliente. Viceversa, se hai competenza e sei un vero professionista hai impiegato parecchio tempo per imparare, sperimentare (sulla tua pelle e sui tuoi siti), creare delle metodologie operative, … E’ evidente che le due tariffe da freelance saranno completamente differenti.
- Quanto tempo ti impiega realmente? Se ti viene chiesta una coaching chat o una consulenza “in loco” presso gli uffici del cliente la tua tariffa oraria sarà quella perchè impiegherai esattamente il tempo che ti viene richiesto. Ma se ti viene chiesto di svolgere un lavoro e consegnarlo, quanto tempo impiegherai? E’ giusto farsi pagare per il lavoro o per il tempo impiegato? Personalmente ritengo che in questo caso dovresti considerare anche le ore di lavoro e formazione che ti hanno consentito di svolgere il tuo lavoro in un determinato lasso di tempo, e non “farti pagare al minuto”, ma qui ognuno ha il suo modo di pensare.
- Fai una stima di quanto vuoi guadagnare mensilmente. Questo è il conto classico che viene fatto. Supponendo che da freelance vuoi guadagnare 1890 € al mese, dovresti avere un fatturato mensile di 2700 €. A questo punto devi dividere 2700 per il numero di ore di lavoro mensili che svolgerai. Supponiamo 8 ore al giorno per 5 giorni la settimana, ovvero 40 ore la settimana, 160 ore al mese. 2700/160 = 16.88 € / ora. Come mai così poco? Semplice: in questo caso tu stai considerando di avere 160 ore al mese di lavoro tutte impiegate e pagate per 16.88 €. Nella realtà dei fatti questo non accade praticamente mai e, probabilmente le tue ore di lavoro remunerate realmente saranno il 30 – 40% del tempo che impiegherai durante il lavoro (considera tutte le distrazioni, caffè, telefonate con clienti e prospect, tempo per gestire le parti burocratiche ed amministrative della tua vita da freelance, scambi di email, ….): a questo punto il tempo si è ridotto a (supponiamo il 35%) 56 ore al mese! E adesso come la mettiamo? 2700/56 = 48.21 € / ora
Esatto! Un Freelance, per guadagnare 1890 € al mese deve chiedere più o meno 50 € / ora come tariffa. Ci sono poi freelance che ne chiedono 40 e freelance che ne chiedono 80, come scrivevo più sopra tutto dipende dalla tua professionalità, dalle tue competenze ed anche dai tuoi impegni (oltre che dai tuoi clienti).
A proposito, se stai pensando di fare l’articolista freelance leggi “Come diventare articolista – Guida Rapida“.
Spero che quest’articolo ti aiuti a fare dei conti più precisi su “quanto chiedere” per una consulenza o per stabilire la tua tariffa oraria. Tu cosa ne pensi? Vuoi dire la tua? Vuoi aggiungere qualcosa? Lascia un commento, oppure ricorda di condividere questo articolo sui social!
Buon lavoro da Freelance,
Valerio
2 commenti
Non è sempre facile avere un’idea di quanto tempo avremmo effettivamente bisogno, anche perché dipende spesso da altri fattori fuori controllo (leggi: il cliente che ti contatta ogni giorno per avere aggiornamenti :D).
E, poi, a volte è anche difficile far capire al cliente che anche noi paghiamo le tasse (e sono pure salate…).
ATTENZIONE!!! Le cose stanno, ahimé, ben diversamente da quanto spiegato
Fatto 100 il lordo tolte le spese detraibili (variano a seconda del profilo della partita IVA), per calcolare il netto occorre:
– togliere il 27,8% di ritenuta INPS (è questa la voce più gravosa) e dei 100 iniziali ne rimangono 72,2.
– sul rimanente si calcola l’IRPEF, che si calcola in 23%, 27%, 38%, 41%, 43% per scaglioni fino a 15mila, 28mila, 55mila, 75mila, infinito, quindi (come MINIMO) andrà tolto un altro 23% sul rimanente, arrivando poco sopra il 50% dell’ammontare iniziale (come MINIMO, ripeto)
Per riprendere l’esempio dei 1890 euro riportati nell’articolo sopra, occorrerà chiedere più del doppio (poiché quei 1890 moltiplicati per 12 mensilità farebbero sforare il reddito totale annuo in scaglioni tassati oltre il 23%), sicuramente non meno di 4.000 euro mensili, quindi NON meno di 200 euro giornalieri, quindi NON MENO di 25 euro orari.