Con il termine remarketing si fa riferimento ad una strategia di marketing che punta a mostrare annunci pubblicitari a persone che hanno interagito con il nostro sito web ma non hanno ancora acquistato i nostri prodotti/servizi.
L’obiettivo del remarketing è quello di recuperare dunque persone potenzialmente interessate ai nostri prodotti/servizi ed incentivarle ad acquistare il prodotto il servizio cheh anno già acquistato.
Remarketing cos’è?
Nata grazie all’advertising online, il remarketing è una forma di pubblicità che permette di intercettare gli utenti che non hanno completato acquisti all’interno di un sito internet.
Sicuramente ti sarà capitato di vedere pubblicità estremamente precise mentre navigavi su qualche sito internet: il paio di scarpe che avevi visto il giorno prima oppure il vino che stavi acquistando ma che poi non hai più acquistato…
Grazie al remarketing è possibile mostrare agli utenti che hanno già visitato il nostro sito internet quei prodotti o servizi che sono potenzialmente interessati ad acquistare con incentivi che possono facilitare il processo di conversione.
Un messaggio personalizzato o un coupon sconto possono essere delle ottime leve (a proposito vedi anche l’articolo dedicato ad alcune delle più famose tecniche di persuasione) per convincere i nostri potenziali clienti ad acquistare.
Questo si traduce per le aziende in una migliore gestione dell’investimento pubblicitario che porta ad avere costi pubblicitari più bassi e ritorni più elevati.
Remarketing Come Funziona?
Non tutti gli acquisti e le conversioni vengono completate dopo una singola visita ad un sito web (fatta eccezione in molti casi per siti come Amazon, dove le persone spesso vanno per acquistare un prodotto specifico).
Riuscire dunque a rimanere nella mente dei potenziali clienti grazie ad annunci pubblicitari personalizzati in base alla navigazione dell’utente all’interno di un sito internet può facilitare il processo di conversione e quindi d’acquisto.
Per creare delle campagne di remarketing è necessario utilizzare i cookie (per approfondire leggi l’articolo cosa sono i cookie), per farla semplice sono porzioni di codice (o pixel) che vengono installate all’interno dei siti internet e che monitorano la visita degli utenti all’interno di un sito e di pagine specifiche.
Questo codice non influisce sulle prestazioni dei siti internet o sulla navigazione degli utenti ed il cookie rilascia al browser utilizzato per la navigazione un cookie in forma anonima che permette di pubblicare successivamente annunci personalizzati.
Oggi è possibile fare remarketing su tutte le principali piattaforme pubblicitarie, ed in particolare su Google Ads, su Facebook Ads, su Instagram.
Qui è importante fare una distinzione fra remarketing (che solitamente si riferisce alle campagne di email marketing) e retargeting, che invece si riferisce al remarketing tramite annunci pubblicitari su Google, Facebook, Native ed altri canali pubblicitari.
Secondo alcune ricerche di mercato, una buona attività di remarketing permette alle aziende di incrementare il tasso di conversione fino al 100%.
Per ottenere buoni risultati è necessario però saper creare campagne di remarketing efficaci utilizzando:
- Leve di marketing come sconti e promozioni
- Offerte a tempo
- Adv mirate
- Prodotti simili a quelli acquistati o che possono aumentare il prezzo del carrello medio
- Sistemi per il recupero dei carrelli abbandonati negli eCommerce
Quando si parla di remarketing, oltre alle campagne pubblicitarie a pagamento, è importante utilizzare anche le risorse a nostra disposizione.
Per chi ha un ecommerce ad esempio, riuscire a recuperare i carrelli abbandonati attraverso email ad hoc o comunicazioni personalizzate può essere estremamente importante per il business.
Esempi Remarketing Carrello Abbandonato
Come vedi dall’immagine qui sopra, il sito Stappando invia una email dopo che un utente effettua una ricerca ma non completa l’acquisto, inserendo come oggetto non lasciare la tua ricerca abbandonata e continuando con ora che hai cercato questi prodotti, torna a dare un’occhiata, il prodotto perfetto è a portata di click…
L’obiettivo è chiaramente quello di portare l’utente ad acquistare il prodotto che stava cercando, magari usufruendo di uno sconto o di una offerta a tempo.
Google Remarketing
Dopo aver visto cosa è il remarketing e come funziona è il momento di capire come fare remarketing con Google.
Per farlo dobbiamo avere dimistichezza con Google ads (se non conosci Google Ads vedi Google Ads: Guida alla Pubblicità su Google) quindi andiamo alla voce campagne e poi creiamo una nuova campagna con obiettivo vendita.
A questo punto selezioniamo la campagna di tipo Display quindi indichiamo l’URL che vogliamo utilizzare per la nostra campagna.
Dalle impostazioni campagna andiamo su “altre impostazioni” quindi selezioniamo la voce annunci dinamici e clicchiamo su utilizza il feed di annunci dinamici per gli annunci personalizzati.
A questo punto, dal menu a tendina possiamo selezionare la tipologia di annunci dinamici da utilizzare quindi inseriamo le nostre opzinoi di targeting e selezioniamo le opzioni di targeting.
Google ha anche creato un pratico video tutorial che spiega come creare campagne di remarketing dinamico per la rete display e le app di un minuto:
Google remarketing dinamico
Con il remarketing dinamico vengono creati quattro elenchi differenti a seconda dei processi di acquisto:
- Visitatori generici: sono gli utenti che hanno visitato il sito internet senza compiere alcuna azione;
- Persone che hanno abbandonato il carrello: sono le persone che hanno inserito prodotti nel carrello ma che poi non hanno completato l’acquisto;
- Utenti che hanno visualizzato i prodotti: utenti che visualizzano pagine di prodotto specifico;
- Utenti precedenti: utenti che in passato sono già stati attivi sul nostro sito;
Il remarketing dinamico è capace di identificare ogni utente che entra su un sito internet ed inserirlo in uno dei gruppi citati qui sopra, in questo modo è possibile è possibile mostrare annunci dinamici specifici e migliorare il traffico e le conversioni al sito.
Nel caso in cui un utente ha ad esempio inserito prodotti in un carrello, gli annunci dinamici danno priorità agli oggetti inseriti in carrello e mostreranno poi quelli che sono i prodotti correlati.
Quando una persona viene inserita in un elenco, i visitatori restano attivi mediamente 30 giorni: il sistema di google adwords ottimizza l’offerta automaticamente in base al tempo trascorso da quando l’utente è uscito dal nostro sito internet.
Come impostare una campagna di remarketing dinamico?
Per impostare una campagna di remarketing dinamico servono dei requisiti:
- Avere un account Google Merchant Center (basta iscriversi utilizzando le stesse credenziali di Google ads)
- Attualmente non è disponibile in tutti i paesi (è già disponibile per l’Italia)
- Avere caricato il proprio catalogo feed di prodotti sul Google Merchant Center
- Bisogna collegare l’account AdWords e l’account di Google Merchant Center
Una volta soddisfatti questi requisiti si può creare la campagna, basta andare su “Campagne”, sotto il grafico cliccare sul bottone in verde “+Campagna” e selezionare “Solo rete display”.
La tipologia di campagna è “Remarketing” (non “tutte le funzioni”): da qui diamo un nome alla campagna, inseriamo il budget giornaliero, le strategie di offerta e tutti i campi tipici di adwords.
Si consiglia di implementare il monitoraggio delle conversioni e (google consiglia di attivare il cpc ottimizzato), se si hanno dati storici, si può selezionare “priorità alle conversioni”, questa funzione ti permette di utilizzare un CPA target, adwords modifica così in tempo reale le offerte in base a click e conversioni ottenute precedentemente.
Spero che quest’articolo sul remarketing ti sia stato utile e ti abbia aiutato a capire come funziona il remarketing.
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Approfondimenti: Guida Google per codificare il tuo sito web con il tag globale in modo da sfruttare il remarketing con Google ads https://support.google.com/google-ads/answer/2476688?subid=it-it